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SUICIDI TRA I MILITARI E LE FORZE DELL’ORDINE

FATTORI DI RISCHIO

 

Nelle ultime settimane, nella sola Regione delle Marche, si contano 3 militari che si sono tolti la vita.
Una drammatica escalation di episodi suicidari che vede ormai numeri preoccupanti e che deve sicuramente farci riflettere sui fattori predittivi e sulle dinamiche che possono essere alla base di tali epiloghi.

L’attenzione verso il benessere psicologico da parte del Vertice delle Forze Armate e degli Organi di Polizia, trova sempre maggiore investimento organizzativo e culturale, in particolare  nei confronti del benessere bio psico sociale del personale dipendente. Ma purtroppo la strada è ancora lunga per far sì che gli uomini e le donne in divisa siano pienamente tutelati e supportati. La struttura stessa della professione militare offre di per sé rischio di varia natura, non ultimo, l’estremo sacrificio, verso il quale il Militare giura fedeltà verso la Patria. Giurano inoltre di adempiere con disciplina e onore a tutti i doveri, molti dei quali si caratterizzano per l’elevato rischio della vita e il forte impatto psicologico.

Nel 2006 è stato istituito l’Osservatorio Epidemiologico della Difesa. Il suo scopo è avere una conoscenza empirica del dato suicidario nelle Forze Armate. Portando una correlazione statistico epidemiologica e con l’intento di individuare i fattori protettivi e di rischio del fenomeno, al fine di riconoscere i perditori “silenti” e prevenire il fatale epilogo. L’Osservatorio già nel 2014 ha indicato il Suicidio come terza causa di morte tra i Militari, dopo incidenti e malattie. Gli studi del Ministero, hanno evidenziato come l’andamento del fenomeno suicidario nei Militari risulti non significativo rispetto alla popolazione dei suicidi civili.

I dati però, non sembrano fornire una fotografia reale, perché il Ministero della Difesa e quello degli Interni conteggiano solo i suicidi avvenuti sul luogo di lavoro (non conteggiando militari in pensione ed episodi fuori dall’orario di servizio) Mentre Organizzazioni indipendenti raccolgono anche segnalazioni aperte, spesso denunciate dai familiari.

Le differenti strategie di ricerca dei dati hanno dato risultati differenti tra loro. I numeri delle Organizzazioni indipendenti registrano suicidi doppi rispetto a quelli dell’Osservatorio, stimando l’incidenza di 10.5 suicidi ogni 100.000 appartenenti alle Forze Armate e di Polizia.

Questo pone un monito alla coscienza su quanto l’allarme sociale del fenomeno suicidario dei Militari debba essere osservato in maniera statistica, analitica e critica con una visione a 360 gradi, rendendo sempre più urgente un intervento delle Istituzioni.

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