SUPPORTO AI MILITARI IN SERVIZIO
Come riportato nel documento ufficiale dello Stato Maggiore della Difesa il supporto psicologico offerto alle famiglie è fondamentale per aiutarle a metabolizzare un lutto o un evento potenzialmente traumatico.
In aggiunta a questo anche il militare stesso viene accompagno in un percorso di riabilitazione al fine di ristabilirsi dopo un incidente/ferimento più o meno grave. Viene effettuato su richiesta di personale specializzato (psicologi, psicoterapeuti, medici) e generalmente tali attività vengono assicurate a livello di singola Forza Armata.
Eventi di questo tipo producono un’interruzione improvvisa nel presente delle famiglie, dei militari o di entrambe le parti, offuscando momentaneamente la possibilità di progettare un futuro degno di essere vissuto. È in contesti come questi che lo Psicologo interviene per massimizzare le potenzialità di rispondere in maniera resiliente a tali situazioni, al fine di ristabilire l’equilibrio e riprendere nella maniera migliore possibile il proprio cammino. Nonostante i continui addestramenti per essere pronti ad affrontare rischi, incertezze e minacce, non si è di certo esenti da ripercussioni a livello emotivo e psicologico. Per un militare perdere un proprio compagno equivale a perdere un membro della propria famiglia ed è noto come il supporto psicologico, sociale e familiare acceleri il processo di ripresa.
L’intervento di sostegno psicologico può essere svolto individualmente o in gruppo, ma non può essere imposto e non può prescindere da una consapevole richiesta da parte della famiglia e/o del militare/civile interessato. Esso dovrebbe essere garantito, se possibile, da Psicologi militari/civili della Difesa o da personale appartenente a strutture convenzionate.
A seconda della situazione (decesso, ferimento, evento traumatico, infermità e malattia) vengono applicati percorsi differenti, progettati su misura.
Il supporto psicologico in ambito militare è fondamentale sia per chi parte, e a volte non sa quando farà ritorno, sia, e soprattutto, per chi, con il tempo ha solo imparato ad attendere, non si tratta di “farci l’abitudine” ma di essere disposti ad aspettare, un’arte che in pochi conoscono, ma che le famiglie dei militari esercitano da sempre.
Cari amici, nei prossimi articoli parleremo di Psicologia Militare e i campi di intervento, del trattamento dello stress e di psicopatologia del militare e del personale civile della Difesa. Condividete l’articolo. Buona lettura!