COSA SIGNIFICA E A CHI SPETTA?
L’Equo Indennizzo è una prestazione patrimoniale che è erogata in seguito ad un danno biologico per causa di servizio. Il dipendente che ha ottenuto il riconoscimento della causa di servizio militare ha diritto all’equo indennizzo. Questa è una prestazione economica una tantum di entità variabile. Viene corrisposta dal datore di lavoro a seconda della gravità della patologia riconosciuta.
L’Istituto è stato introdotto dall’Art. 68 del Testo Unico delle disposizioni concernenti lo Statuto degli Impiegati Civili dello Stato (DPR 3/1957 e dal relativo regolamento di esecuzione con DPR 686/1986) Sino al 2011 coinvolgeva tutti i dipendenti dello Stato.
Successivamente, con la Legge 214/2011, hanno diritto a causa di servizio equo indennizzo solo il personale della Pubblica Amministrazione, delle Forze Armate e del Comparto di Sicurezza.
È possibile ottenere l’Equo Indennizzo se
- è confermato il nesso concausale
- l’invalidità è permanente
- l’infermità rientra in una delle categorie presenti nella causa di servizio Tabella A
L’importo dell’Equo Indennizzo è quantificato in base alla malattia, alle funzioni e al livello retributivo del richiedente al momento della presentazione della domanda.
Per ottenere la liquidazione dell’Equo Indennizzo è necessario presentare una domanda alla stessa Amministrazione entro sei mesi dalla notifica del riconoscimento della causa di servizio o dalla data in cui si è verificato l’evento dannoso.
È possibile inoltrare la richiesta di riconoscimento di causa di servizio militari e di equo indennizzo in un unico atto.
Inoltre, il dipendente, in caso di aggravamento della lesione, può per una sola volta chiedere all’Amministrazione la revisione dell’Equo Indennizzo già concesso, a distanza di 5 anni dal provvedimento. Un altro diritto delle vittime, che hanno ottenuto il riconoscimento di causa di servizio, è quello delle assenze per infortunio o malattia, regolate nei relativi contratti di categoria CCNL.
Cari amici, ovviamente andremo ad approfondire l’argomento economico quindi, non perdetevi i prossimi appuntamenti. Condividete subito l’articolo con amici e colleghi. Buona lettura!