TRE MACRO AREE DI INTERESSE
La Psicologia Militare è quella disciplina che si occupa di ricerca, progettazione e applicazione di teorie e dati di ricerca in campo psicologico per comprendere, prevedere e contrastare i comportamenti del corpo militare all’interno delle Forze amiche e nemiche, ma anche nelle popolazioni civili. Tale disciplina pone un’enfasi particolare su quei comportamenti considerati indesiderati, minacciosi o potenzialmente pericolosi per la condotta delle operazioni militari.
Attualmente si possono identificare orientativamente tre aree principali di interesse della Psicologia Militare (ognuna delle quali formata da diversi settori di intervento)
- la Psicologia applicata all’organizzazione militare
- la Psicologia applicata alla vita militare
- la Psicologia applicata all’individuo in zona di operazione
TRATTAMENTO DELLO STRESS MILITARE
La Psicologia Militare applicata si concentra in particolare sulla consulenza e sul trattamento dello stress e della stanchezza del Personale Militare e delle loro famiglie. I militari sono addestrati a svolgere compiti di sicurezza Nazionale e situazioni potenzialmente traumatiche. Queste situazioni possono includere: essere in prima linea in battaglia, intervenire nelle emergenze Nazionali, prestare soccorso in caso di disastri e fornire aiuti alle popolazioni ospitanti di Stati amici e nemici. Anche se molti psicologi possiedono competenze generali o specialistiche sulle risposte umane alle situazioni traumatiche, gli Psicologi Militari si distinguono per una formazione specifica, teorica e pratica, relativa alla popolazione militare. Mentre i soldati forniscono un aiuto diretto alle vittime degli eventi critici, gli Psicologi Militari si specializzano per fornire aiuto sia ai soldati e alle loro famiglie, sia alle vittime delle operazioni militari.
La Psicologia Militare utilizza così molteplici sotto discipline della Psicologia per incoraggiare la resilienza all’interno delle truppe militari e contrastare le forze nemiche. I disturbi mentali studiati dalla Psicologia Militare non si manifestano esclusivamente nei militari. Tuttavia i soldati sono spesso sottoposti, all’interno di ambienti di combattimento e/o durante situazioni di guerra, a combinazioni particolari tra alcuni fattori di stress, che possono portare al manifestarsi di determinati quadri psicopatologici. Alcuni esempi dei disturbi e delle difficoltà riportate dal Personale Militare includono il disturbo da stress post traumatico, senso di colpa, difficoltà familiari e col partner, incubi e flashback.
SELEZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE
La Psicologia Militare trova la sua applicazione anche nel campo della selezione, dell’addestramento alla sopravvivenza e della valutazione del personale per compiti militari speciali.
Un altro dominio di pratica comune per gli Psicologi Militari è infatti la valutazione di idoneità al servizio, specialmente in occupazioni ad alto rischio. La capacità di eseguire valutazioni affidabili e accurate sull’idoneità al servizio aggiunge valore e massimizza l’investimento del capitale umano sul posto di lavoro, preservando e valorizzando doti e talenti personali, riducendo al minimo i rischi individuali e collettivi. Il processo di valutazione dell’idoneità è richiesto sia nelle fasi di ammissione alla carriera militare, che nelle fasi di avanzamento di carriera.
In Italia, attualmente la valutazione si articola in 4 Fasi distinte:
- MMPI
- Test Autobiografico
- Simulatore di Plasticità Cerebrale
- Colloquio con Psicologo/Psichiatra
La Psicologia Militare, negli ultimi anni, è al servizio della lotta al Terrorismo: ad esempio, gli studi condotti da psicologi comportamentisti e sociali hanno messo in luce come i terroristi tendano a raggiungere livelli molto alti di istruzione nei paesi che li ospitano. I terroristi psicologicamente disturbati, infatti, aumentano il rischio di danni agli esiti strategici dell’organizzazione terroristica.
Le cause, gli obiettivi, la metodologia e le strategie degli attacchi terroristici sono argomento di studio della Psicologia Militare, il cui scopo diventa sviluppare delle tattiche per affrontare il problema. È di fatto una forma di guerra psicologica. I terroristi sono esperti nell’uso della paura e della violenza, cercano il controllo psicologico e usano comportamenti violenti per indurre la popolazione a comportarsi in modi che possano ostacolare i processi politici esistenti e i simboli del potere politico. Controllano le persone smuovendo emozioni profonde, in modo da suscitare determinate reazioni e modellare il comportamento.
Cari amici, nei prossimi articoli tratteremo argomenti quali il benessere del Personale Militare e Civile, la Psicologia Militare collegata ai suicidi, le reazioni delle famiglie militari e molto altro ancora.
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